UNA ... CHICCA



In questi giorni il presidente dell'Albania Ilir Meta si trova in visita in Calabria. Ricorrono cinquecentocinquant'anni dalla morte dell'eroe nazionale Giorgio Castriota Scanderbeg, che rappresenta per le numerose comunità arbereshe in Italia la figura di riferimento della loro storia. Il presidente Meta ha vuto modo di visitare i principali centri arbereshe e in questa sua visita ha incontrato il presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella. Non è un caso che i capi di stato si siano incontrati proprio nella terra che vanta i maggiori vincoli storici e culturali con la nazione albanese.
Forse non tutti sanno che la famiglia di Scanderbeg, i Castriota, fu legata alla più illustre famiglia meridionale del tempo, i Sanseverino, e che da questo legame si svilupparono vari rami Castriota imparentati con diverse illustri famiglie italiane.
Ebbene in questa vasta discendenza anche San Marco ebbe la sua parte attraverso la famiglia Gonzaga e più precisamente tramite Isabella Gonzaga, figlia di Andrea e di Diana Campolongo. Isabella aveva sposato Antonio Castriota, un trisnipote del famoso Giorgio Scanderbeg.
Isabella e Antonio ebbero due figli, Domenico e Francesca. La ... Chicca di oggi, o meglio di allora, è proprio quest'ultima, così chiamata anche nel "Registro delle entrate e dei pesi del Monastero di S.Chiara della Città di S.Marco, fatto per uso di Soro Teresa Falangola Abbadessa di detto Monastero nell'anno 1663".
Nel documento, che fa parte della cosiddetta Platea delle Clarisse, Francesca o Chicca Castriota è una monaca del monastero di San Marco, alla cui dote religiosa fissata in ducati venticinque hanno provveduto la madre Isabella Gonzaga e il duca di Corigliano, cioè il fratello Domenico.
La storia potrebbe finire qui, anche perchè non abbiamo alcun altro riferimento al famoso condottiero. In quanto alla famiglia di cui ho appena parlato una navigazione in rete mi ha permesso di imbattermi in una storia che merita di essere letta, sia per le curiosità riportate riguardanti la nostra Isabella e i suoi ... trascorsi succubi e sia, soprattutto, per tutto un contorno di conoscenze, approfondimenti e capacità di trasformare la storia in attualità!
Non voglio dirvi di più e vi mando direttamente in rete tra le mura di un vecchio maniero nelle mani di ospitalieri degni di questo nome. Cliccate qui.

San Marco Argentano, 7 novembre 2018

Paolo Chiaselotti