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L'ANTISTORIA


GLI ARABI IN VAL MALOSA?

Arabi a Malosa? Mi sono messo in testa (càpita, quando si superano gli Ottanta) di scoprire se, ai tempi del Guiscardo, esistesse davvero, nei paraggi del fiume Malosa, una stazione di sosta, chiamata Raga Malosa che, a giudizio di alcuni, significherebbe luogo di sosta.
Salvatore Cristofaro nella sua Cronistoria della Città di San Marco Argentano attribuisce all'arabo l'origine di due località: Ragapiedi e Raga Malosa, oggi semplicemente Malosa. Quest'ultimo toponimo compare su una pergamena greca del 1088 nella forma Ράκημαλατζέ1, Rachmalatze, della quale, come ho detto, oggi conserviamo soltanto la parte finale 'Malatze', col nome Malosa, lo stesso del torrente che confluisce nel nostro Fullone.
Se dovessimo trascrivere in arabo il testo greco questo sarebbe il suo nome: راكامالاتزا, rakamalatza.2

Bisogna stabilire se effettivamente la voce greca Ράκη e quella locale 'Raga' possano derivare dall'arabo e quale sia il significato in questa lingua. In arabo per indicare fermata, stazione, sosta si usano le parole محطة قف توقف , mahatat, q'f, tawaq'f, indicanti rispettivamente stazione, fermata e sosta.
La parola araba che più si avvicina al nostro suono Raga con significato accostabile ai predetti toponimi è راحة, raḥā' 3, che significa comfort, riposo e se unito ad altre parole anche piacere.

Ho cercato di verificare se in arabo esistessero parole che si avvicinassero foneticamente ai corrispettivi suoni Malosa e Piedi con riferimento alle località predette.
Dopo una serie, infinita, di tentativi di accostamenti e separazioni di parole arabe, tutte aventi come termine iniziale quel rahat sono riuscito a trovare due possibili interpretazioni che potrebbero dare un nome compiuto alle predette 'stazioni di sosta', l'una a Malosa e l'altra a Ragapiedi.
Voglio partire da quest'ultima, perché a mio giudizio è la più semplice. Escludendo che possa trattarsi di una voce dialettale significante 'trascinamento dei piedi', per la premessa che la vuole di origine araba, ed escludendo ancora una fusione di voce araba con altra italiana, ovverosia 'stazione di sosta a piedi o dei piedi, che non avrebbe alcuna logica spiegazione, il suono che maggiormente si accosta a 'piedi' è dato dalle voci che in arabo significano bianco, bianca, biancore, ovvero أبيض, abiad, per cui راحة أبيض, rahatbiad o rahatbied1. L'unione di queste due parole arabe, tuttavia, non dà una definizione di senso compiuto, ma non si può escludere che quel abiad potesse indicare un nome proprio di persona o un toponimo di allora.
Potrebbe, però, significare anche ... Stazione familiare !!! se invece di أبيض, scrivessimo بيت, bait (casa) o بيدي, biadi (di/in mia mano)

C'è un altro dubbio che potrebbe sorgere ed è il seguente: in quel luogo poveva esistere un'area di sosta e quindi un percorso viario? Certo, poteva esistere un percorso che, senza affrontare la parte più accidentata a monte, univa la valle del Fullone alla Val di Crati.

Andiamo a vedere se anche l'altra "Raga", ovvero quella Malosa indicata nella pergamena greca, potesse avere un nome arabo.
La ricerca, in questo caso è stata più complessa, senza dire che potrebbe anche essere stata un lavoro perfettamente inutile nel caso che il torrente Malosa, comparisse ancor prima del 1088, senza essere unito a quel Ράκη che è all'origine di questa 'spericolata' ricerca.
Non vi tedierò elencandovi tutte le parole arabe, o per meglio dire, i suoni che a mio giudizio potevano corrispondere in qualche modo alla nostra voce Malosa o quella greca μαλατζέ 4, ma vi dirò semplicemente che il risultato che a mio giudizio, meglio risponde all'accostamento fonetico e anche ad un significato linguisticamente accettabile, è che Raha Malosa, o Malatza, potrebbe essere 'una sosta dove esiste l'acqua ...', ovvero, in arabo راخى ماء dove ماء, ma' significa acqua. Il termine successivo potrebbe essere luz, in arabo لوز che significa mandorla, ammettendo che lungo il torrente fruttificassero quegli alberi. In questo caso l'area di sosta poteva prendere il nome arabo di راحة ماء لوز, Raha' ma' luz.
Ovviamente se invece di prendere in considerazione i fonemi separati Ma' e Luz, li unisco, i termini che ne vengono fuori sono di tutt'altro genere e per restare nell'ambito del luogo legato a tradizioni religiose un risultato del tipo مالعظى, malhaza, accostabile a predicazione, sarebbe molto suggestivo, ma a mio giudizio sgrammaticato, in quanto il termine esatto sarebbe موعظَة mau'iza, sermone, predicazione, con scarse assonanze accostabili.

Insomma, se quanto sopra descritto fosse vero a San Marco Argentano sarebbero esistite due aree di sosta con tanto di insegna, l'una all' Acqua delle Mandorle e l'altra La candida o La familiare!

Non posso assicurarvi che i risultati a cui sono giunto possano rispondere alla realtà storica, tuttavia non è improbabile che nei luoghi indicati possano essersi svolte attività legate all'assistenza di viaggiatori, vetture, animali e conducenti di essi, e che, come tuttora accade, intorno a questi centri si fossero sviluppate altre attività. Che fossero arabi gli addetti o i gestori di tali servizi è verosimile, considerando la loro esperienza in fatto di carovane, cavalli, trasporti, soste e quant'altro.
Non escluderei, tuttavia, un'altra possibilità, considerato che il termine 'raha' può significare anche delizia o sollievo, che quelle zone fossero amene, piacevoli per la mente e il corpo, e quindi luoghi confortevoli per la presenza di elementi naturali o riferimenti religiosi o spirituali.

San Marco Argentano, 28 febbraio 2023

Paolo Chiaselotti

1 "I Santi Martiri Argentanesi", di P. Francesco Russo, Ristampa a cura della Curia, Cosenza, 1998 Appendice n.2 di Tonino Caruso: Contratto di compavendita, del 17 luglio 188, di un terreno posto sopra il fiume Fullone, sopra il tempietto di San Senatore.
2In arabo non esistono le lettere corrispondenti alle nostre e, b, o, v, sostituite rispettivamente da a, p, u, f e le vocali brevi sono omesse dal testo scritto. Nella lingua parlata il suono di una E è reso da una A molto chiusa.
3 La parola raha' va pronunciata con la A finale 'fortemente espulsa' (H fricativa faringale sorda). Avendo una finale cosidetta 'ta marbuta", ovvero di una A con dieresi, che nasce dal legamento di due ta, la dizione dovrebbe essere raha't con legamento alla parola che segue, ad esempio raha'tabiad e non raha'abiad, che si accosta di più al nostro Ragapiedi.
4 Le lettere arabe che possono restituire suoni accostabili a S, Tz, Z sono varie oltre ai suoni vocalici limitati o variabili. La mia ottima maestra di arabo, la dottoressa Bushra, mi sarebbe stata di immediato e validissimo aiuto e, forse, ancor più, la nipote Shamee che studia l'arabo! السلام عليكم
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