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L'ANTISTORIA


CARO MARCO ...

San Marco di Volodymyr Borovykovs'kyj Caro Marco, ho deciso di scriverti direttamente sperando che tu possa darmi alcune risposte che non riguardano la fede, ma la fiducia verso coloro che ti hanno eletto a Patrono della città.

È da un po' di tempo che mi occupo della storia delle famiglie che vissero a San Marco, ricostruendo quel passato prossimo di cui tra poco perderemo le tracce, sia nelle memorie orali che in quelle scritte. Poichè tu sei cittadino onorario di questa bella cittadina, mi sarebbe piaciuto poter ricostruire anche la tua di storia, quanto meno quella che riguarda il tuo passaggio da queste parti e la devozione che legherebbe le persone di San Marco alla tua figura.

Intanto ti chiedo di perdonarmi per la scelta del ritratto (Volodymyr Borovykovs'kyj, un pittore ucraino) in cui sei raffigurato con le spalle scoperte -nel tuo caso credo non sia casuale- ma sono certo che ormai non ci fai più caso, visto che sei passato dalle pose compostissime greche a quelle più disinibite latine.

Non voglio farti perdere tempo e vengo subito alla domanda: è vero che prima del Guiscardo qui nella città che porta il tuo nome non ti conosceva nessuno?
Ti faccio questa domanda perchè il Malaterra, che tu conoscerai senz'altro, ha fatto capire che anche tu sei frutto del condottiero normanno e ti ha messo nel novero delle sue astuzie. A me la cosa non importa gran che, ma il fatto che dopo questa dedica tu sia scomparso dalla circolazione per un lungo periodo, durante il quale sono state fatte e consacrate un sacco di chiese, tranne la tua, mi crea un sacco di pensieri.
Ti dico la verità, anche brutti.

Mi chiedo perché non eri amato come tutti gli altri santi: San Nicola, San Giovanni, Santa Caterina, San Francesco, Sant'Antonio e, se non te la prendi a male, ho finanche sospettato che portassi sfiga, per quel fatto che ti viene attribuito, quello dei martiri. Ma poi, pensandoci bene, credo che tu non c'entri affatto in tutta quella storia, anche perchè loro sono stati ricordati subito dopo e per te ci son voluti dieci secoli.

Non so se sia vero o meno, ma chi ha scritto la storia di San Marco, dice che la prima chiesa che ti fu innalzata risale al XVIII secolo; roba dell'altro ieri. Figurati che io scrivo storie di famiglie sammarchesi iniziando dal Seicento!
Anche la storia della fontana, sí, perché non so se sapevi che ti avevano dedicato una fontana, contemporanea alla chiesa, che da sempre era chiamata fontana di Santomarco (noi ti chiamiamo così, tutto attaccato). Ora dicono che non sia vero e che se la fosse fatta intestare Sykelgaita, la seconda moglie del tuo sostenitore.
L'altra cosa che non capisco, è perché pochissime persone chiamano il proprio figlio con il tuo nome. Non parlo di ora che, come sai meglio di me, vanno di moda i nomi stranieri, ma anche nei secoli passati. Forse non te l'hanno mai detto, o non te ne sei accorto, ma per qualche tempo la chiesa rimase chiusa. Per quanto abbia cercato tra i documenti non ne ho mai trovato il motivo, però nell'Ottocento, un secolo che ho studiato bene (diciamo benino), ti si dava dello 'scomunicato', almeno stando a quanto diceva il canonico Salvatore Cristofaro, quello che abitava nel tuo quartiere e che scrisse la storia della città.
E a proposito di storia, tengo a dirti che il fatto che la chiesa a te dedicata fosse fuori le mura della città (che oggi fortunatamente non esistono più) e attaccata alla Giudeca, mi sa tanto di ghettizzazione. Vorrei tanto sbagliarmi, ma per un santo a cui dieci secoli fa un forestiero volle dedicare la città il fatto di essere lasciato fuori dalla porta mi sembra un'offesa gravissima!

A te può sembrare che io sia un po' irriverente. Tu mi conosci, non ce l'ho con te, ma con quelli che fingono di averti a cuore e poi non sanno niente di te e se chiedo loro qualche spiegazione vanno sempre di fretta.
So che ti chiedo troppo, ma una piccola indicazione, un suggerimento qualsiasi su dove andare a cercare la tua storia di sammarchese solo tu puoi darmela o una tua persona di fiducia. Agli altri, credimi, non gliene importa niente, anzi il fatto che tu possa aver scritto un vangelo senza averli citati, li rende ancor più presuntuosi e indisponibili.
Sai bene che la storia mi piace, e il modo in cui scrivi è fresco e spontaneo, nonostante l'età.

Aspetto con ansia un cenno di riscontro.



San Marco Argentano, 6 febbraio 2023

Paolo Chiaselotti


Mi sono risvolto direttamente alla fonte, non avendo trovato alcuna risposta nei testi consultati sulla storia di San Marco.
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