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L'ANTISTORIA


LA CITTÀ DI SAN MARCO ....

... prima di essere un comune, un paese, un borgo, una città, termini che oggi usiamo quasi indiscriminatamente, che cos'era?


Il termine più antico con cui troviamo scritto San Marco è castrum, usato per la prima volta dallo storico Goffredo Malaterra per indicarne la fondazione da parte di Roberto il Guiscardo. La dizione esatta usata dallo storico è castrum Sancti Marci, cioè un accampamento o acquartieramento destinato a diventare sede provvisoria o stabile dei normanni guidati dal condottiero. Guglielmo di Puglia lo chiama il primo presidio dell'insediamento del Guiscardo.
All'incirca quindici anni dopo, nel 1065, San Marco è un castello, ovvero un castro in cui vivono abitanti di casali vicini, da non confondere con il castello come lo intendiamo oggi.
Nel 1100 San Marco diventa civitas, una città abbastanza estesa, visto che il suo territorio è compreso tra le chiese di Santa Venere e di San Nicola.

Civitas e urbs significano città, ma la prima si riferisce all'insieme degli abitanti, la seconda alla sua entità territoriale.
San Marco conserverà la definizione di civitas, anche nel Seicento e sul finire del secolo, come risulta dalla Relazione del sindaco Ignazio Gonzaga, è chiamata città.
Raramente troveremo la parola urbs legata a San Marco, anche se alcuni ritengono che una città di nome Argentana, Argentana urbs, documentata nel 1087, sia la città di San Marco, che nella sua storia più antica avrebbe avuto i nomi di Argentanum prima e di Argentina poi.
Una città Argentana non compare mai in alcun documento, tranne quello citato, e come abbiamo visto, negli anni antecendenti e seguenti il 1087 San Marco continuò sempre a chiamarsi con il suo nome.
Tuttavia i casi Argentanum, Argentina, Argentana meritano di essere raccontati, perchè rientrano nel discorso riguardante urbs, civitas, populus ecc.

Argentanum, impropriamente definita città, fu citato unicamente da Tito Livio come populus. Molti secoli dopo questa citazione, esattamente nel 1589, uno storico di nome Giovanni Giovine nella sua opera De Antiquitate et Varia Tarentinorum Fortuna fa riferimento ad una civitas di nome Argentina, a volte chiamata Mendonica, che si chiamava Sibari ed era una città, una urbs, distrutta dai Crotoniati, ma non quella sul litorale ionico, ma un'altra le cui rovine erano su un monte, dove, al tempo in cui il Giovine scriveva, sorgeva una città, urbs, chiamata San Marco a seguito della predicazione dell'Evangelista !

De Antiquitate Giovanni Giovine


Nel libro da me trovato in rete, una copia originale conservata presso la Biblioteca Nazionale di Roma, digitalizzata da Google, un lettore del tempo, come si può vedere dall'immagine sopra riprodotta, aveva immediatamente provveduto ad annotare gli errori storici contenuti nella narrazione, dei quali, a mio avviso anche lo stesso autore si era reso conto, tanto che , quasi a giustificarsi per le palesi incoerenze, afferma che quelle notizie su Sibari montana, Argentina, Mendonica, San Marco e sul passaggio di Marco gli furono fornite dal calabrese Consalvo Gonzaga, dottore Utroque Iure, nobilissimo e degno di fede, a cui le aveva riferite il cardinale Guglielmo Sirleto, bibliotecario del Vaticano, che nell'anno 1566 era stato vescovo di quella città [San Marco] !

Tralasciando ogni altra considerazione, anche il Giovine usa il termine urbs per indicare San Marco, non sappiamo se per la sua grandezza o per un privilegio reale dovuto alla fedeltà alla corona aragonese.

C'è un altro documento, controverso e risultato un falso, che riguarda l'antica Argentanum, ovvero il testo di un'epigrafe in cui compare la dicitura ordo populusque argentanus. Non si tratta dell'epigrafe originale, che era la base di una statua andata distrutta, trovata a Salerno nell'area di Portarotese, bensì di una trascrizione del testo conservata nell'Archivio Vaticano. Il testo originale è ordo populusque salernitanus, con una annotazione a lato "vicino al Palazzo del Preside" (immagine e dati da Opulenta Salernum, una città tra mito e storia, Gangemi Editore).

Ordo Populusque Salernitanus In questo caso, chi voleva far passare l'epigrafe come reperto dell'antica Argentanum puntava anche su un aspetto non secondario, riguardante l'estensione e l'importanza della città, ovvero su quell' ordo et populus, che significava una sorta di senato, o consiglio decurionale, riprendendo e ampliando la definizione data da Tito Livio.

Per quanto riguarda, infine, l'arcivescovo Godoinus Argentanae Urbis, della città Argentana, presente a Bari nel 1087, si tratta di una terza inspiegabile variante del nome originario Argentanum, e come nel caso della sostituzione di Salernitanus con Argentanus, anche in questo caso, non comparendo in nessun documento un aggettivo o un sostantivo che indicasse l'appartenenza ad Argentanum, si è giocato su una variante del nome, non tenendo conto che esisteva un arcivescovo Godino, Orietanae Urbis, cioè della diocesi di Oria -che allora includeva anche Brindisi- che mai e poi mai sarebbe potuto mancare a quel grande appuntamento della traslazione delle reliquie di San Nicola di Bari, per non dire che nello stesso giorno era presente Leone Cupersanensi antistite, vescovo di Conversano, che come Oria apparteneva a Boemondo d'Altavilla.


San Marco Argentano, 16 maggio 2023

Paolo Chiaselotti

NOTE
Questa la traduzione del testo evidenziato
Ciò che invece non ritengo trascurabile è che l'Evangelista Marco, prima di incontrarsi con Pietro a Reggio, abbia lasciato Sibari un tempo distrutta dai Crotoniati, che talvolta è chiamata Argentina e città di Mendonica, non però la Sibari litoranea, ma quella le cui rovine erano sulla sommità del monte, dove oggi si vede la città che prese il nome San Marco dallo stesso Evangelista per la sua predicazione: così mi disse il calabrese Consalvo Conzaga, dottore Utroque Iure, uomo nobilissimo e degno di fede per averlo sentito da Guglielmo Sirleto Cardinale e bibliotecario della Santa Romana Chiesa già Vescovo, salute nostra (della nostra salvezza), di quella città nell'anno 1566.

A lato annotazioni a penna. Per la voce Sybarim sbaglia perché era già distrutta - Per la voce Argentina: Argentanum - Per la voce 'reliquiae in montis vertice ubi hodie Urbs apparet': sbaglia, perché fu poi edificata sulle rovine di Sibari Thurio

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