Tutte le antistorie  INDICE ANTISTORIE
L'ANTISTORIA

IL RISCATTO DI BOEMONDO

Liberazione di Boemondo d'Altavilla Miniatura da Wikipedia
Liberazione di Boemondo d'Altavilla - Miniatura da Wikipedia (vedi nota sottostante)


La liberazione di Boemondo prigioniero dell'emiro Gazi Gümüshtigin è variamente raccontata. In alcuni casi è ignorata o taciuta.
Orderico Vitale nella sua Historia Ecclesiastica, dopo una fantasiosa narrazione della prigionia, conclude dicendo che Boemondo fu liberato dalla figlia di Dalimanno (cosí egli chiama l'emiro), convertitasi al cristianesimo, promessa sposa di Riccardo del Principato, cugino e compagno di prigionia di Boemondo, la quale si sarebbe schierata a fianco del principe normanno, mettendosi contro il genitore !
Al di là di tali suggestioni romanzesche, tuttavia, in un precedente capitolo, lo storico inglese accenna al tentativo dell'imperatore Alessio Comneno di 'comprare' il prigioniero Boemondo, per impedirgli di ritornare ad Antiochia, della quale si era proditoriamente impossessato in danno dello stesso imperatore.

Riguardo alla liberazione di Boemondo non tutte le fonti parlano del pagamento di un riscatto. Alcune dicono semplicemente che la prigionia di Boemondo durò dal 1100 al 1103.
Tra le fonti che spiegano in dettaglio come avvenne la liberazione, alcune dicono che a pagare il riscatto fosse stato il principe Baldovino, altre il principe armeno Kogh Vasil e un'altra ancora vede entrare in gioco il sultano, che pretende metà della somma promessa dall'imperatore Alessio.
Nel mentre nelle prime due versioni il riscatto appare come atto di gratitudine e rispetto nei confronti dell'illustre condottiero normanno, nella terza Boemondo appare come colui che briga con il proprio carceriereper non essere consegnato all'imperatore.
Il fatto che Boemondo non abbia voluto proseguire il viaggio in Terra Santa, ma abbia cercato in tutti i modi di esercitare il nuovo ruolo di principe di Antiochia, gli toglie quel prestigio di cui aveva fino ad allora goduto. L'offerta di un riscatto da parte dell'imperatore Alessio, al fine di rientrare in possesso della città usurpata da Boemondo, e la promessa di quest'ultimo all'emiro selgiuchide di una somma di denaro in un patto di alleanza sono aspetti di una vicenda poco chiara.

Ancora oggi il riscatto di Boemondo viene diversamente raccontato sulle pagine di Wikipedia a seconda della lingua scelta. Per poter leggere tutte e tre le versioni ho cercato l'argomento riguardante la liberazione di Boemondo in varie lingue, tradotte in inglese (ne esce la traduzione più corretta e attendibile) con Google.
Perchè il lettore possa farsi un'idea della diversa presentazione dell'evento ho trascritto sinteticamente la parte più significativa dell'argomento con a fianco la lingua con cui esso è esposto su Wikipedia.
Ecco di seguito le diverse informazioni.

italianoRiscattato nel 1103 dalla generosità del principe armeno Kogh Vasil,
franceseLiberato dopo il riscatto nella primavera del 1103
tedesco Fatto prigioniero dall'emiro Danischmend Ghazi. Esce dalla prigionia nel 1103 riscattato da Gregorios Taronites.
spagnolo Nel 1100 fu catturato dai Danisméndidas di Sivas e languì in prigione fino al 1103. Fu salvato nel 1103 grazie alla generosità del re armeno Kogh Vasil
persiano Nell'agosto del 1100 fu catturato dai Turchi e, dopo qualche tempo, fu liberato dietro pagamento di un riscatto da parte di Baldovino I, re di Gerusalemme.
ingleseL'imperatore Alessio offre 260 mila denari a Denmarkmend Gazi per avere Boemondo.
Kilij Arslan I minaccia rappresaglie se non gli viene data una metà del riscatto.
Boemondo propone a Denmarkmend Gazi di chiedere 130.000 dinari solo per sé. Si scambiano giuramenti di amicizia.
Boemondo ritorna trionfante ad Antiochia riscattato da Baldovino
Secondo Matteo di Edessa, la liberazione di Boemondo fu merito dell'armeno Kogh Vasil.
greco L'imperatore promise all'emiro Gazi 260.000 dinari per farsi consegnare il prigioniero. Kilij Arslan I minacciò un attacco se non avesse avuto la metà.
Boemondo propose di dare 130.000 dinari solamente all'emiro. Gazi e Boemondo prestarono giuramento di amicizia.
Boemondo I tornò trionfante nell'agosto 1103 ad Antiochia.
turco Alessio I offrì a Gazi Gümüstekin un riscatto di 260.000 dinari perché Boemondo gli fosse consegnato. Il sultano selgiuchide Kilij Arslan I chiese per sé la metà del riscatto, altrimenti avrebbe attaccato l'imperatore. Boemondo offrì invece di pagare solo all'emiro 130.000 dinari. Gazi e Boemondo prestarono giuramento di amicizia. Il riscatto fu pagato da Baldovino, conte di Edessa, e Boemondo tornò vittorioso ad Antiochia nell'agosto 1103.
rumeno Alessio I Comneno offrì 260.000 dinari a Ghazi Gümüstekin in cambio di Boemondo.Il selgiuchide Kilij Arslan I chiese metà della somma, minacciando Bisanzio. Boemondo propose all'emiro di prendersi lui soltanto 130.000 dinari. Ghazi e Boemondo si scambiarono voti di amicizia. Il riscatto fu pagato da Baldovino di Edessa. Boemondo tornò trionfante ad Antiochia nell'agosto 1103.
russo I bizantini iniziarono trattative con Denmarkmend, convincendolo a consegnare il prigioniero nelle loro mani, ma l'emiro chiese per Boemondo un ingente riscatto: 260mila dinari. La metà di questa somma fu reclamata dal Sultano di Ikonya, che aveva sofferto più di altri per le azioni del principe normanno. Boemondo, dopo aver convinto Danyshmend che i bizantini erano i loro nemici comuni, gli fece ridurre alla metà il riscatto per consentire ai cristiani di poterlo pagare.
Il nome dell'emiro che fece prigioniero Boemondo e al quale fu pagato il riscatto è variamente scritto: Danischmend Ghazi, Ghazi Gümüstekin, Denmarkmend Gazi, Denmarkmend Gazi, Gazi Gümüstekin, Ghazi, Danyshmend, ma si tratta sempre di al-Malik al-Ghazi Muhammad ibn Danishmand emiro di Siwas (Treccani), altrimenti detto Gümüshtigin Gazi o Melikgazi Gümüshtigin (English Wikipedia).
Le voci Malik e Ghazi significano rispettivamente Sovrano e combattente per la fede, ibn figlio. L'etimo di Danishmand significava 'scolaro o istruito', ma oggi nelle traduzioni odierne rispecchia voci legate alla Danimarca e ai Danesi. In conseguenza di ciò è complicato trovare notizie sulle origini della persona predetta, della quale, tuttavia, sappiamo ben poco, tranne che morì nel 1104.
Su IT-Wikipedia consultare la voce Danishmendidi.


Come si vede i siti Wikipedia italiano, francese, tedesco, spagnolo e persiano sono quelli che fanno riferimento ad un riscatto ma non forniscono ulteriori informazioni sul pagamento. Wikipedia francese è in assoluto la più povera di notizie, limitandosi a dire che fu liberato nel 1103 dopo il riscatto, senza specificare nulla nel merito. Quella tedesca si distingue soltanto per una diversa identità del finanziatore del riscatto: il principe armeno Gregorios Taronites e non il Kogh Vasil citato da italiani, spagnoli e inglesi. Questi ultimi sono coloro che presentano dettagliatamente la vicenda del riscatto, inserendo tre versioni del fatto: Boemondo liberato da un Denmarkmend Gazi corrotto, Boemondo riscattato da Baldovino, Boemondo riscattato dall'armeno Vasil secondo Matteo di Edessa.
Altrettanto dettagliate sono le informazioni delle pagine Wikipedia in greco, turco, rumeno e russo. La versione russa è quella che fornisce motivazioni plausibili e una più attendibile esposizione dei fatti accaduti.

Su Wikipedia mi sono imbattuto anche in un'interessante informazione che non ho trovato in altre (purtroppo non sono riuscito a memorizzare la lingua, diversa da quelle sopraesposte). La cattura di Boemondo sarebbe coincisa con l'offerta a lui fatta del regno di Gerusalemme, essendo morto nello stesso anno Goffredo di Buglione che la governava. A seguito della prigionia di Boemondo il regno fu affidato a Baldovino, fratello di Goffredo. Se tra i due fatti, offerta del regno e imprigionamento, vi fosse un qualche rapporto, l'imprudenza di Boemondo di soccorrere, con soli trecento uomini, il principe armeno Gabriel assediato dai Turchi, potrebbe essere il risultato di un disegno preordinato.

Infine, per concludere, ecco quanto riporta in merito all'accaduto l'enciclopedia Treccani:
"Nell'agosto del 1100, accorso a Malatia in aiuto di quel principe armeno Gabriel contro l'emiro di Siwas, al-Malik al-Ghazi Muhammad ibn Danishmand (il Kumushtakin delle fonti latine), venne fatto prigioniero col cugino Riccardo del Principato e fu liberato dalla prigionia a Nixandria (Neocaesarea) solo nel 1103, col pagamento di 100.000 pezzi d'oro."

San Marco Argentano, 19 settembre 2023

Paolo Chiaselotti
Sull'indice dell'Antistoria, alle voci Boemondo e Melaz, sono elencati i diversi episodi della prigionia tratti dalla Historia di Orderico Vitale
L'immagine in alto, il cui titolo è 'La liberazione di Boemondo', sembrerebbe piuttosto la promessa di matrimonio di Melaz, figlia dell'emiro, con Ruggero figlio di Riccardo del Principato. Il giovane cavaliere che pone la propria mano su quella del cavaliere più anziano, la giovane e delicata figura, l'uomo alle sue spalle che la trattiene, sembrano suggerire proprio l'episodio narrato da Orderico Vitale.


up
LA STORIA LE STORIE

info@lastorialestorie.it