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CIARDULLO.

Ciardullo


Le immagini che introducono la genealogia odierna sono quelle dei coniugi Rosaria De Cesare e Santo Ciardulli che ho tratto dalle fotografie e dalle informazioni riportate sulle loro lapidi. Ho cercato di farli "rivivere" attraverso qualche accorgimento grafico e il risultato, per quanto mi pare di aver ottenuto, è quello di una donna un po' indispettita per l'intrusione e di un uomo alquanto meravigliato.
La sua meraviglia, mista ad un sentimento di delusione (giusto per continuare quel processo di "resurrezione" che mi ha indotto a presentarvi persone decedute come se fossero ancora in mezzo a noi), potrebbe derivare dall'aver letto il proprio cognome nella forma errata di Ciardulli, al posto del Ciardullo a cui tutti i membri della sua famiglia si onoravano di appartenere. E avrebbe ragione da vendere, visto che lui e il fratello Giovanni spesero una fortuna per farsi correggere l'errore 'perpetrato' negli uffici dello stato civile di San Marco Argentano. Era il 1904 quando Il Regio Procuratore del Tribunale di Cosenza comunicò al sindaco di San Marco la rettificazione d'ufficio dei cognomi di Santo e di Giovanni, riconducendo il primo all'originario Ciardullo invece del Ciardulli erroneamente attribuitogli, e il secondo correggendo quel Giardullo che lo faceva apparire come il brutto anatroccolo in mezzo agli altri fratelli Ciardullo (ovviamente queste ultime sono parole mie e non del Procuratore del Re).
E veniamo alla sostanza dell'argomento di oggi. Da dove provenivano i Ciardullo?
Intanto è opportuno che vi dica che questo cognome è un ipocoristico, che non è una cosa brutta, ma anzi vuole dire che siamo in presenza del diminutivo aggraziato di un nome. Avete presente le persone austere e teutoniche che hanno il nome Gerardo? che ricorda nel suono un torrone su cui i denti non riescono ad aver presa? Ebbene qui nel meridione attecchì ma nel rumore ridotto di Giardo e di Ciardo. Bimbi e nani ebbero l'adattamento confacente alla loro misura, per cui nacque quella forma diminutiva e vezzeggiativa che vedeva in loro un Ciardullo, ovvero un piccolo e grazioso Gerardo. Se qualcuno dubitasse di questa mia interpretazione sappia che il signor Pasquale Talarico figlio di Gerardo, di Cervicati, si ebbe in aggiunta al proprio cognome l'alias Giardo, per distinguerlo da altri omonimi. Era il 1827 e l'appellativo patronimico fu scritto nero su bianco su una delibera.
Ritornando agli errori commessi dall'ufficiale dello stato civile di San Marco all'epoca delle registrazioni bisogna dire che il cognome non era molto diffuso e in parte a indurre nell'errore di trascrizione poteva essere la dizione orientata più frequentemente verso la forma Giardullo, che fu varie volte trascritta senza che gli interessati provvedessero alla loro correzione.
Se pensiamo che si trattasse di ignoranza da parte dei soggetti portatori di questo cognome sbagliamo, in quanto con molta meraviglia ho scoperto che non solo i tre capostipiti di altrettanti ceppi familiari, Antonio, Raffaele e Giovanni, sapevano firmare, ma anche il loro padre, Luigi Ciardullo nato nel 1823 a Carolei, sapeva scrivere, come risulta dagli atti riguardanti la sua famiglia da lui firmati e motivati.
Ho accertato solo recentemente che i nomi sopracitati si riferivano a tre fratelli, figli di Luigi, pur avendo notato che vi erano alcuni elementi che li accomunavano, come l'abitazione di due di essi nella contrada San Nicola e la presenza del nome Luigi o Luigina all'interno delle singole tre famiglie. Nel 2003, anno in cui costruii tre distinti alberi genealogici, solo una ricerca presso l'archivio di Stato di Cosenza avrebbe potuto darmi una risposta circa la loro relazione di parentela. Oggi, fortunatamente, il Ministero della Cultura ha messo in rete la quasi totalità degli archivi dello stato civile dei vari Comuni, per cui la ricerca, che pure richiede tempo e attenzione, è stata possibile risalendo fin alle più lontane origini di questo cognome.
L'albero genealogico sotto riportato è comune a tutti i portatori di questo cognome presenti a San Marco Argentano, dove, tuttavia, il cognome si affacciò per la prima volta con una nascita nel 1812, e successivamente con la famiglia di un ramaio o concia caldaie proveniente da Dipignano, ma dopo il 1833 non esiste alcun documento riguardante tale nucleo.
Infine fu presente a San Marco una donna, Giuseppa Saveria Ciardullo, nata e sposata a Domanico con Domenico Greco, che potrebbe appartenere all'albero maggiore sotto raffigurato, ma non ho elementi sufficienti per affermarlo.


S.Marco Argentano, 22 aprile 2024

Paolo Chiaselotti

Per un'ulteriore conoscenza del cognome Ciardullo a San Marco Argentano e delle origini si veda la pagina dell'Ottocento dietro l'Angolo Ciardullo



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