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IL FOTOGRAFO ... AMMALIATO



Achille Gallo Il titolo di questa pagina è un calembour suggerito dal paese di origine della sposa, noto per le donne esperte in sortilegi e arti magiche, mentre la foto a lato è tratta da una vecchia lapide cimiteriale.
. Chi è questo signore ben vestito, camicia a collo alto con cravatta, capelli ben curati e baffi alla moda? Si tratta di Achille Gallo in un "selfi" fatto in anni giovanili. Achille era un fotografo con un avviato studio a San Lauro, dove era nato e viveva.
Perché parliamo di lui?
Perché come oggi, il primo luglio di oltre un secolo fa -era l'anno 1915- si unì in matrimonio con Maria Raffaela Carmela Belmonte. La sposa, non proprio giovanissima per le consuetudini del tempo -aveva anche qualche mese più del marito- era nata a San Marco dove il padre Nicola, originario di San Fili, aveva posto da tempo la sua dimora.
Chi erano gli sposi? Lui era figlio di Emmanuele e di Maria Maddalena Migliano, entrambi residenti a San Lauro, frazione di Fagnano Castello, la sposa era figlia di Nicola Luigi da San Fili e di Maria Gaetana Nico di San Marco.
Mentre dello sposo abbiamo solo le notizie sopra riportate, della sposa sappiamo vita, morte e ... (stavamo per dire miracoli) ascendenze fino alla terza generazione, oltre ai collaterali e ai congiunti. Insomma un bel ceppo familiare bene inserito nel contesto socio economico sammarchese dell'epoca, dove la piccola borghesia intrecciava rapporti e scambi economici attraverso matrimoni e comparatici.
I Nico erano fabbri, i Belmonte guardiani, Gallo era fotografo: ci vuole poco ad immaginare quanti scatti avrebbe potuto fare Achille con le amicizie e le conoscenze dei congiunti. E infatti molte famiglie sammarchesi conservano le foto dei matrimoni dei loro antenati con il marchio ovale "Achille Gallo - fotografo - San Lauro" stampato sul passe-partout entro una cornice d'epoca.
Achille si introdusse in una piazza appannaggio quasi esclusivo di un altro bravo fotografo, Emilio Talarico, legato ai ceti più alti della società sammarchese, tagliandosi quella fetta di mercato fino ad allora poco interessata all'immagine di sé.

Siamo certi che arrivati a questo punto vi chiederete: chi sono i suoi discendenti? Sono ancora in mezzo a noi?
Crediamo di sì, ma invece di darvi i loro nomi vi invitiamo ad osservare con attenzione la foto e in particolare quei baffi all'insu: non vi sembra che siano quasi posticci, uno più grande che copre la bocca atteggiata ad un ironico sorriso? poi pensate al nome di suo padre: Emmanuele. Bene ora mettete quel nome ad una persona scherzosa senza baffi e avrete la persona che cercate!
Se proprio non ci siete arrivati, può darsi che sarà lui stesso a cercarvi per dirvi: Achille era mio nonno.

San Marco Argentano, 1.7.2018

Paolo Chiaselotti




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