Era il 1° dicembre 1818, morirono due Sante ...
La prima a morire fu la più anziana di età. Si chiamava Santa Scarpelli ed era vissuta cento e cinque anni, stando a quanto dichiarato nell'atto di morte. Poiché a dichiararne il decesso furono Arcangelo Rimedio e Bruno Oliva, due vicini di casa, e a confermarla fu il sindaco del tempo, l'avvocato Emmanuele Conti, dobbiamo supporre che un computo così avanzato degli anni risultasse da qualche documento. La Santa minore, di età si intende, era una filatrice di quasi settanta anni che rispondeva al nome di Santa Piccolillo. Nell'atto i due dichiaranti, i foresi Serafino Paletta e Bartolo Cipolla, conoscenti e vicini della defunta, dichiararono che la morta aveva sessantotto anni ed era nata a Bonifati. Di Santa Scarpelli non sappiamo nulla, ma, considerato che il cognome è presente a San Marco con un unico ceppo familiare, ritengo che fosse un'antenata dei vari Scarpelli tuttora presenti a San Marco Argentano e dei tanti oriundi sparsi nel mondo. L'eccezionale longevità della Santa morta il primo dicembre del 1818 al Casalicchio non trova, almeno nell'Ottocento, una rispondenza in altri componenti di questo ceppo familiare, visto che non vi furono altri centenari e che, all'epoca, furono documentate solo otto persone con lo stesso cognome che superarono la metà degli anni della Santa! Potremmo dire che la benedetta Santa fu davvero un'eccezione. O un'esagerazione di quanti la conobbero, visto che il più delle volte l'età dei defunti era calcolata ad occhio e croce, un metodo utilizzato proprio dalle filatrici, come lo era stata in vita la Santa Scarpelli, che univano i fili della trama che si rompevano, riannodandoli laddove capitava. Il riferimento a Cloto, Lachesi e Atropo, le tre divinità che avevano il compito di reggere il filo della vita dei mortali, tessendolo, misurandolo e tagliandolo, diventa talmente naturale che viene da credere in una temporanea distrazione dell'ultima, intenta in altre faccende. Per chi ci crede, ovviamente, mentre più banalmente dobbiamo pensare che, sempre ammesso che l'età della vegliarda filatrice fosse quella reale, qualcuno avesse riportato una 'voce' che la voleva nata nello stesso anno in cui a Natale il duca di Savoia, Vittorio Emanuele II, fu incoronato re di Sicilia. Tutto è possibile e se qualcuno credesse che Santa Scarpelli fosse stata un'eccezione si sbaglia, perché fu superata di un ulteriore decennio nel 1903 da una contadina nata a Bonvicino e morta a San Marco, in contrada Rupi, all'età di cento e quindici anni! Di lei ho scritto la storia che potete leggere alla pagina dedicata a nonna Francesca nelle genealogie sammarchesi in questo stesso sito. Dell'altra Santa, il cognome Piccolillo farebbe supporre un'appartenenza all'unico ceppo presente con tale cognome a San Marco, anche se il comune di nascita, Bonifati, non è lo stesso da cui provenivano i capostipiti di esso. L'origine dei Piccolillo risulta essere dagli atti la frazione Sant'Angelo di Cetraro, ma non è esclusa un'origine diversa all'epoca in cui nacque Santa Piccolillo. Il quartiere del Critè, in cui fu registrata la sua morte corrisponde a quello altrimenti detto Capo delle Rose, in cui abitarono individui con lo stesso cognome. San Marco Argentano, 1° dicembre 2025 Paolo Chiaselotti |
LA STORIA LE STORIE
|
|
RACCONTA LA TUA STORIA
info@lastorialestorie.it
|