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ACCADDE OGGI - RICORRENZE DI EVENTI ACCADUTI


IL DISFATTISTA



Non tragga in inganno questo termine introdotto negli anni della Grande Guerra per indicare chi faceva propaganda antimilitarista.
Voglio usarlo in questa ricorrenza nel suo significato etimologico, cioè di colui che disfa ciò che altri hanno fatto o, per essere più chiaro, colui che fa una disamina della narrazione altrui.
La narrazione a cui mi riferisco è quella riguardante la partecipazione dei sammarchesi alla prima guerra mondiale, scritta su quattro testi diversi: una lapide commemorativa, una foto d'epoca, un manifesto del Partito Nazionale Fascista e l'albo d'oro dei caduti in guerra consultabile sul sito del Ministero della Difesa.
Oggi, 4 novembre, è la Giornata celebrativa dell'Unità d'Italia e delle Forze armate, in ricordo della data che segnò la fine della guerra e l'estensione dell'Italia agli attuali confini. La commemorazione dei caduti trae origine dalla deposizione della salma di un milite sconosciuto avvenuta in questa giornata dell'anno 1921 nel Monumento a Vittorio Emanuele II a Roma e che, da allora, fu chiamato Altare della Patria.
Sono passati esattamente cento anni -un secolo- dalla fine della I guerra mondiale e in tutta l'Italia il centenario viene celebrato nel ricordo dei caduti, in una cerimonia collettiva definita appropriatamente Commemorazione.
Per i diversi accostamenti alle vicende storiche di quegli anni la ricorrenza assunse differenti definizioni: completamento dell'Unità risorgimentale con la conquista di Trento e Trieste, celebrazione della Vittoria, festa dell'unità d'Italia e delle Forze Armate, ricordo dei caduti. Quest'ultimo aspetto, che trae origine dalla sepoltura onoraria dei resti di un soldato senza nome morto sul fronte, rappresenta nella coscienza collettiva il contributo e il sacrificio di milioni di giovani e meno giovani. In loro memoria presso ogni comune furono eretti monumenti con immagini simboliche e l'elenco nominativo dei militari caduti in guerra o a causa della guerra e dei dispersi. Vi furono comuni che lo fecero nell'immediatezza della fine del conflitto mondiale e altri, come il nostro, che eressero il monumento in anni successivi.
Nel cinquantenario dell'armistizio, cioè nel 1968, il sindaco dell'epoca, il compianto prof. Antonio Di Cianni, fece erigere un monumento che esalta l'eroismo dei combattenti e fece incidere i nomi dei caduti del primo e del secondo conflitto mondiale su una lapide posta ai piedi di esso. Suppongo che i nomi fossero stati forniti dalla locale sezione dell'Associazione Nazionale Caduti e Dispersi in Guerra o da altra consimile associazione.
Nelle mie ricerche genealogiche ho cercato di evidenziare coloro che avevano partecipato a questa pagina di storia, sia che fossero morti e sia che fossero tornati sani e salvi alle loro famiglie. Per fare questo mi sono avvalso di due fonti informative: una fotografia commemorativa, conservata nel Comune, dei sammarchesi che parteciparono, rimasero feriti o caddero durante il conflitto mondiale e i registri di morte dello stato civile degli anni corrispondenti al periodo della guerra e di quelli immediatamente successivi.
Sta di fatto che alcuni nomi che compaiono sulla lapide commemorativa non compaiono tra i defunti registrati negli atti dello stato civile. Questo è spiegabile con il fatto che non tutti i caduti erano nati a San Marco Argentano e quindi la loro morte fu registrata nel comune di origine. Alcuni di loro erano residenti a San Marco nel momento dell'arruolamento e della partenza per il fronte.
Oltre alla foto commemorativa c'è un manifesto fatto stampare dalla locale sezione del Partito Nazionale Fascista che esalta l'eroismo di cento sammarchesi, i cui nomi compaiono tutti sul monumento predetto, ma non viceversa. Anche la foto riporta tra i caduti persone che sopravvissero alla guerra e altre che non compaiono nè sul manifesto nè sul monumento.
Il signor Giancarlo Chianelli, nostro concittadino che vive in Svizzera, appassionato di storia patria e discendente da un caduto della Grande Guerra, ha svolto approfondite ricerche sulla sorte dei nostri militari, segnalandomi sia nominativi che erano sfuggiti, sia luoghi e cause di morte. Da lui ho appreso che presso il Ministero della Difesa esiste l'albo d'oro dei caduti, consultabile on-line, contenente le informazioni essenziali: comune di nascita, cause, luogo, data di morte e, talvolta, anche il nome del genitore.
In basso ho riportato le discordanze che ho riscontrato esaminando le diverse fonti storiche, nonchè la riproduzione fotografica del manifesto del PNF, della lapide con i nominativi e la foto ricordo dei combattenti, dei caduti e dei mutilati della guerra 1915-18. Nella foto in alto un momento dell'inaugurazione del monumento ai Caduti il 4 novembre 1968 in piazza Riforma con il sindaco Antonio Di Cianni.
In conclusione e con l'occasione di questa ricorrenza voglio ricordare la mia doppia origine: triestina per parte di padre e per nascita, sammarchese per parte di madre e per scelta di vita. Tra i caduti e i combattenti non vi è nessuno a cui io possa dirmi legato da vincoli parentali o di affinità, tuttavia sento un profondo sentimento di riconoscenza per tutte queste persone che hanno sacrificato vita e famiglia perchè io possa orgogliosamente definirmi italiano.

San Marco Argentano, 4 novembre 2018

Paolo Chiaselotti

DISCORDANZE SUI NOMI DEL MONUMENTO AI CADUTI
Barci Bernardino Il suo nome compare sul monumento ai caduti ma non risulta né nato a San Marco né nell'elenco ufficiale del Ministero della Difesa
Bianco Vincenzo Il suo nome compare sul monumento ai caduti. Non era nato a San Marco. Dall'elenco ufficiale del Ministero della Difesa risulta nato a Cervicati il 17.10.1893 e figlio di Saverio
Borrelli Francesco Il suo nome compare sul monumento ai caduti, ma non nell'elenco ufficiale del Ministero della Difesa
Calvi Ernesto Il suo nome compare sul monumento ai caduti, ma non nell'elenco ufficiale del Ministero della Difesa - Era nato a San Marco e morì in provincia di Padova nel 1965
Cittadino Rubens Il suo nome compare sul monumento ai caduti, ma non nell'elenco ufficiale del Ministero della Difesa
D'Ardis Francesco Il suo nome compare sul monumento ai caduti, ma non nell'elenco ufficiale del Ministero della Difesa
Di Cianni Francesco Il suo nome compare sul monumento ai caduti, Non risulta alcun Francesco di Benedetto nato a San Marco il 5.7.1892, disperso il 13.1.1916 in combattimento, come riportato nei registri dei caduti del Ministero. In tale data nacque un omonimo, figlio di Luigi e Maria Scorzo, morto nel 1963
Esposito Alfonso Il suo nome compare sul monumento ai caduti, ma non nell'elenco ufficiale del Ministero della Difesa
Limetta Ernesto Il suo nome compare sul monumento ai caduti, ma non nell'elenco ufficiale del Ministero della Difesa. Era nato a San Marco il 26.1.1894
Micieli Angelo Il suo nome compare sul monumento ai caduti, non risulta nato a San Marco. Nell'elenco del Ministero della Difesa c'è un Micieli Angelo Francesco di Antonio, nato a Cervicati 2.10.1874, morto il 4.11.1918 a Cosenza per malattia
Occhiuzzi Giovanni Il suo nome compare sul monumento ai caduti. Nell'elenco ufficiale del Ministero della Difesa vi sono due Giovanni nati a Cetraro. Nessun Giovanni Occhiuzzi risulta nato a San Marco.
Pellegrini Umberto Il suo nome compare sul monumento ai caduti, ma non nell'elenco ufficiale del Ministero della Difesa. Non risulta nato a San Marco.
Ripoli Domenico Il suo nome compare sul monumento ai caduti, ma nell'elenco ufficiale del Ministero della Difesa si riferisce a un soldato nato a Mongrassano da Carmine Ripoli il 25.7.1894 e disperso in guerra
Roberti Raffaele Il suo nome compare sul monumento ai caduti, ma non nell'elenco ufficiale del Ministero della Difesa
Sirufo Giuseppe Il suo nome compare sul monumento ai caduti, ma non nell'elenco ufficiale del Ministero della Difesa. Era fratello di Silvio disperso in guerra nel 1916
Vattimo Carlo Il suo nome compare sul monumento ai caduti, ma non nell'elenco ufficiale del Ministero della Difesa

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Elenco caduti su manifesto PNF Monumento ai caduti
Foto ricordo Grande Guerra
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