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LE MIRACOLATE NELL'ANNO DEL COLERA

Iscrizione statua Vergine 1855
ISCRIZIONE CHE ATTRIBUISCE ALL'INTERCESSIONE DELL'IMMACOLATA LA FINE DEL COLERA NEL 1855


Il 1855 fu l'anno del colera e poiché l'otto dicembre, giorno dell'Immacolata Concezione, non fu registrata alcuna morte, il fatto fu attribuito alla miracolosa intercessione della Vergine Maria che nello stesso giorno dell'anno precedente era stata ufficialmente dichiarata dalla Chiesa 'donna concepita senza il peccato originale'.
Il miracolo è testimoniato da una scritta posta alla base della statua di Maria nella cappella absidale sinistra della cattedrale di San Marco Argentano.
A voler essere pignoli, i documenti attestano che nei due giorni successivi, ovvero il nove e il dieci dicembre, si verificarono undici decessi, di cui almeno sette attribuibili al morbo. L'otto dicembre, tuttavia, non vi furono morti e ciò bastò come suol dirsi per 'gridare al miracolo'. Ciò che, però, venne ignorato o trascurato fu la nascita in quel giorno di due bambine che fortunatamente (sarebbe il caso di dire miracolosamente) sopravvissero. I loro nomi erano Maddalena Branca e Brigida Pagnotta.
Statua Vergine 1855 Voglio raccontarvi la loro storia, tratta dagli atti dello stato civile, affinché coloro che dovessero riconoscersi come discendenti diretti o collaterali possano trarre considerazioni sui percorsi di vita propri e dei loro cari, a partire dall'aspetto devozionale.
Il giorno otto dicembre, un sabato, alle ore dodici Carmela Antonucci, una filatrice di trent'anni abitante con il marito Pietro Branca, un bracciale di trent'otto anni, in contrada Fabblica, partorì una bambina. Il pomeriggio del lunedì successivo, Pietro, accompagnato da due testimoni abitanti nella stessa contrada, portò la piccola in paese per essere battezzata e registrata al Comune. Fu chiamata Maddalena.
Qualche ora dopo la sua nascita, in contrada Calvario, dopo l'arco della Riforma, in casa di Antonio Pagnotta, bracciale trentenne, la moglie Rosalia Chiappetta di ventotto anni unirà ai vivi la seconda 'miracolata'. Anche Antonio, come Pietro, si recherà dal parroco per farla battezzare col nome di Bricida (poi corretto in Brigida) e dal sindaco per esibirla ai fini della registrazione anagrafica. Anche Antonio portò con se due testimoni, suoi vicini di casa.
Non posso dare per certo che le bambine furono effettivamente esibite al sindaco Giuseppe Candela che firmò gli atti, come prescritto dalla legge. È improbabile che si trattasse di una formalità, per giunta eludibile da parte di gente umile, considerato che in caso di non presentazione del neonato veniva chiaramente indicato il motivo della mancata presentazione, o perché ammalato o per le cattive condizioni atmosferiche. Dobbiamo, comunque, concludere che in entrambi i casi le due bambine erano in buona salute.
Il fatto che, con il gran numero di morti in corso, il genitore o l'ostetrica dovessero esibire un corpicino sopravvissuto alla pandemia, senza che vi fossero conseguenze di altro genere per quel piccolo essere, era già un grande miracolo. Può darsi, però, che in quei terribili giorni bastassero le dichiarazioni dei testimoni o quella del parroco, al quale in ogni caso il nato doveva essere portato per potergli impartire il battesimo. Il timore, infatti, che potesse morire prima del sacramento assolutorio spingeva chiunque, qualunque fossero le situazioni contingenti, a raggiungere la chiesa parrocchiale.

Scorrendo gli alberi genealogici di Branca e di Pagnotta coloro che sono portatori di questi cognomi o ne discendono per ramo materno noteranno che sui nomi delle due bambine non ho trovato alcun seguito dopo la nascita.
Nel caso di Maddalena Branca non abbiamo notizie né di lei , né dei genitori e neppure dei suoi tre fratelli, per cui ne deduco che l'intera famiglia si trasferì altrove o emigrò. Come è accaduto in altre occasioni non escludo che qualche discendente possa riconoscersi in essa e aggiungere quella parte di storia che non sono in grado di raccontarvi.
Confido, invece, pur non avendo trovato ulteriori notizie sull'altra 'miracolata', Brigida Pagnotta, che i discendenti di un fratello di lei, di nome Francesco sposatosi con Saveria Grosso, osservando il proprio albero genealogico, possano fornirmi quelle notizie che arricchiranno le pagine delle nostre storie. Voglio precisare che Brigida apparteneva ad un ceppo diverso da quello che a San Marco tutti noi conosciamo.


S.Marco Argentano, 8 dicembre 2023

Paolo Chiaselotti

La presente pagina è stata pubblicata in data 12 dicembre 2023

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