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L'ANTIARTE


RESTAURO MADONNA DEL PILERIO.

Madonna del Pilerio - Soprintendenza Cosenza Sant'Antonio - Affresco chiesa omonima Madonna del Pilerio - Ridipinta

La prima foto è tratta dalla pagina della Soprintendenza ai Beni Culturali. Si può vedere come il taglio degli occhi e la forma delle labbra somiglino molto a quelli dell'affresco di Sant'Antonio.
Nell'ultima foto si vede chiaramente come il "restauro" abbia cambiato la forma degli occhi e delle labbra, alterando completamente l'aspetto originario della Madonna. Anche gli occhi e il naso del Bambino nel "restauro" appaiono ridisegnati in forme diverse.
Quello che doveva essere un recupero conservativo della preziosa opera fu preceduto da un'encomiabile azione di divulgazione dell'esistenza, dell'origine del culto e della miracolosa apparizione del sangue sul volto della Madonna, a cura del signor Franco Lombardo, che fece stampare un pieghevole con informazioni documentate sulla storia e la devozione per la Vergine del Pilerio.
Un pieghevole ben fatto, che conservo con cura, sia per la sua immediata utilità, che come testimonianza dell'attenzione di un nostro concittadino per il patrimonio storico-artistico-religioso.

Madonna del Pilerio - Madonna delle Grazie L'encomiabile iniziativa di far restaurare un importante lascito del francescanesimo, un affresco collocato nella cappella che dalla Vergine del Pilerio prese il nome, non ha trovato, purtroppo, un'adeguata risposta sotto il profilo conservativo, tanto che la "nuova" immagine ha perso ogni caratteristica di attribuzione.
Ho sempre pensato fin da quando vidi l'opera "restaurata" che si trattasse di una copia eseguita con moderne tecnologie, e che l'originale, troppo prezioso e deperibile, fosse custodito in luogo più sicuro. Essendo l'affresco di Sant'Antonio (a mio giudizio coevo) protetto da un vetro, avevo pensato che una protezione simile si sarebbe potuta riservare alla Vergine con Bambino, dopo le opportune e adeguate operazioni di restauro.
La mia ipotesi che si tratti di una copia è confermata dal fatto che il dipinto è stato collocato, inclinato e in posizione precaria sotto l'aspetto della stabilità, sull'altarino della cappella. La parte superiore è appoggiata su un retrostante quadro della Madonna delle Grazie, nascondendone la parte inferiore. A lato una pila di immaginette. Il tutto darebbe l'impressione di una temporanea esposizione a fini devozionali ma, considerato che l'immagine è già stata esposta per un lungo periodo accanto alla balaustra dell'altare, sarebbe opportuno che l'affresco, o copia che sia, venisse inserito nel contesto originario, in una posizione stabile e definitiva, per evitare che subisca danni irreparabili.

San Marco Argentano, 23 marzo 2023
Paolo Chiaselotti


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