Indice Genealogie
GENEALOGIE SANMARCHESI


ALLEGRETTI



Oggi parliamo di un cognome che è completamente scomparso a San Marco Argentano, e lo facciamo come al solito prendendo spunto da una ricorrenza: la morte di un giovane avvenuta nel 1820, esattamente duecento anni fa.
Nell'atto di morte Vincenzo Sessa e Pasquale Mazziotta, bracciali residenti in contrada Sciancarella, dichiarano la morte di Gennaro Allegretto, sedicenne, figlio del fu Vincenzo e di Orsola del Vecchio.
Gennaro era il secondo dei due unici figli della coppia. L'altro si chiamava Pasquale ed era nato nel 1798, due anni prima della morte del padre Vincenzo. C'è qualcosa che non torna nell'età di Gennaro, visto che dall'atto di morte risulta essere nato, in base all'età, quattro anni dopo la morte del padre. Ma al di là di questa incongruenza quello che contraddistingue questa famiglia è la capacità di superare le gravi difficoltà in cui versava in seguito alla morte del capofamiglia e dell'altro figlio maschio.
Oggi potrà sembrare strano, ma a quei tempi l'unica via di uscita dalla miseria era la procreazione di tanti figli che diventavano, fin da bambini, nuova linfa per il sostentamento della famiglia. Nell'atto di morte di Gennaro, nonostante i suoi sedici anni, è dichiarata la sua professione: bracciale, cioè persona che viveva del lavoro delle braccia. Abbiamo trovato anche bambini di otto, nove anni dichiarati come bracciali.
Quando Gennaro morì il fratello maggiore Pasquale era già sposato da due anni. La sua giovane moglie, Angela Ambrosio, morirà quattro anni dopo senza avergli dato alcun figlio e Pasquale, dopo quattro mesi, si risposerà con Anna Maria Rimedio.
La necessità di ripartire con la speranza di farcela era una costante di quegli anni, una sorta di corsa all'unico oro esistente: la prole, cioè nuove braccia per la terra. Se pensiamo che nel 1820 il Regno delle due Sicilie fu attraversato dai moti insurrezionali per la Costituzione, l'impresa di Pasquale Allegretto, preoccupato di metter su famiglia, fa sorridere. Eppure, quella di Pasquale e di tanti altri giovani contadini era l'unica scelta di vita concreta. Inutile dire che la nascita di una femmina era vista come una sorta di sventura e Pasquale e Anna Maria "sprecarono", per quei tempi, tutte e sette le occasioni che si presentarono! Sette nascite, sette figlie.
Il detto popolare "figlia fimmina e mala nuttata" rappresenta bene la delusione della nascita di una femmina.

Guardando, però, i numerosi ceppi familiari con cognome Allgeretto presenti a San Marco nell'Ottocento, notiamo che essi furono almeno sei e tutti alquanto prolifici. Un primo ceppo, il più numeroso, nel corso di tutto il secolo diciannovesimo si estese da pochi individui a oltre trenta unità e un secondo ceppo oltre i venti. Alcuni di loro li troviamo residenti nelle stesse zone, Sciancarelle e Bonavita, tra esse confinanti, segno che erano legati in origine da vincoli di parentela o da comuni provenienze geografiche.
Fu proprio grazie a vincoli parentali e apparentamenti con altre famiglie che nel corso degli anni le condizioni lavorative migliorarono, per cui dal ruolo di bracciali e zappatori alcuni di loro passarono al ruolo di guardiani, con evidenti benefici socio-economici. Nonostante ciò alcuni di loro dovettero emigrare soli o con le loro famiglie verso Stati Uniti, Argentina, Brasile, con la speranza di ritornare e acquistare quelle terre in cui avevano lavorato per tutti quegli anni. Non fu così, come dimostrano le visite occasionali di vari discendenti alla ricerca delle proprie radici.

Nella foto in alto Luigino Allegretti con la madre, il fratellino Alfonso e l'amico Emilio Giovane.

San Marco Argentano, 21 giugno 2020



Gli alberi genealogici delle varie famiglie Allegretti si trovano sul sito L'Ottocento dietro l'angolo




"GENEALOGIE" e "ACCADDE OGGI" sono due rubriche curate da Paolo Chiaselotti
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