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GENEALOGIE.


I "MULINARI".

quartiere Persano Fagnano Castello
IL QUARTIERE PERSANO A FAGNANO CASTELLO DA CUI PROVENIVANO GLI AVOLIO


Cognomi e soprannomi, il più delle volte, traggono origine dalla professione esercitata da uno o più membri della famiglia, per cui i Fabbri, i Sarti, i Barbieri e via professando hanno avuto rispettivamente un fabbro, un sarto, un barbiere tra i loro antenati.
Non era, però, così semplice e naturale, come si potrebbe credere, che una o più generazioni fossero chiamate con il nome della professione svolta, poiché l'attribuzione del soprannome, e successivamente del cognome, era dovuta a vari fattori, primo fra tutti una certa esclusività, in un dato consorzio umano, del mestiere svolto. Se il mestiere era esercitato da vari individui nessuno di loro sarebbe stato chiamato, ad esempio, il 'fornaio', a meno che non si fosse imposto su tutti gli altri per prestigio, quattrini, affari ecc.
Per venire al dunque, a San Marco "mulinari" erano chiamati esclusivamente i componenti di una famiglia, Avolio, giunta da Fagnano Castello, e precisamente dal quartiere Persano di cui esiste tuttora la via visibile nella foto di apertura. Non che a San Marco il mestiere non fosse già esercitato da tempo e da altre famiglie, ma certamente influirono la professionalità, il numero di mugnai del medesimo ceppo familiare e, soprattutto, il fatto che avessero le competenze adatte per gestire i nuovi e più moderni impianti molitori.
Dagli atti d'archivio risulta che il capostipite di questa famiglia di artigiani si chiamava Giovanni Avolio ed era nato agli inizi del Settecento. Di lui sappiamo soltanto il nome, riportato negli atti allegati al matrimonio di un suo nipote, Carlo Avolio di professione molinaro. Da tali atti risulta che la famiglia doveva godere di una buona posizione economica, dato che il padre di Carlo era possidente e la madre, Rosa Frassetti, apparteneva ad una famiglia benestante.
Con Carlo inizia un successione di tre generazioni di molinari, l'ultima delle quali si sposterà a fine Ottocento a San Marco Argentano che in quegli anni si stava aprendo ai commerci e alle produzioni artigianali mediante le nuove vie di comunicazione.
Qualche decennio più tardi due antichi mulini ad acqua saranno trasformati in centrali idroelettriche, la cui energia troverà applicazione in due più moderni impianti molitori. A condurli, uno nel centro urbano, l'altro nella contrada Matina, saranno i fratelli Avolio eredi di un'arte appresa fin dall'infanzia.
Di uno di loro, Umberto, ho un ricordo vivo e grato per quanto egli fece per tantissimi anni a favore della mia famiglia acquisita, proprietaria di un mulino sulla via San Francesco.
Sotto, l'albero genealogico della famiglia Avolio.


S.Marco Argentano, 4 dicembre 2025


Paolo Chiaselotti


Albero genealogico Avolio (molinari di Fagnano)

Per altri ceppi Avolio vedi pagina Avolio

Questi i nomi dei molinari presenti a San Marco nell'Ottocento:
' Avolio Francesco, Avolio Vincenzo (di Fagnano), Chiappetta Luigi (di Paola), Crité Pasquale, Del Vecchio o Lo Vecchio Pietro, De Pasquale Nicola, De Rosa Raffaele, De Rosa Vincenzo, Di Tommaso Vincenzo (di Rotonda), Esposito Salvatore, Forlano Annunziato, Forlano Francesco, Forlano Giuseppe, Forlano Michele, Giovane Raffaele, Grosso Francesco fu Annunziato, Guida Antonio, Guida Luigi, Guida Michele, Lanzillotta Francesco, Leone Quintino (di Rota Greca), Libonati Antonio (di Rotonda), Libonati Raffaele, Lise Raffaele, Lombardo Filippo, Lombardo Francesco, Lo Vecchio Pietro Maria, Maniace Pasquale, Mazzuca Pasquale, Onofrio Andrea, Pepe Francesco, Pacello Tommaso, Roberti Vincenzo, Sarpa Antonio, Sirufo Francesco, Sirufi Giuseppe (di Mormanno) -



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