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GENEALOGIE SANMARCHESI

GONZAGA

La rocca di novellara

La rocca di Novellara, già castello Gonzaga

La famiglia di cui parlerò oggi fu senz'altro una delle più note e potenti presenti a San Marco Argentano, i Gonzaga di Novellara. Le notizie sono reperibili in rete, ma fonte principale di informazione sono le Memorie Istoriche di Novellara e de' suoi Prìncipi scritte dal canonico Vincenzo D'avolio. Nello specifico il testo da me consultato, digitalizzato da Google, è una trascrizione del padre cappuccino F.Carlo dal Finale edita nel 1825, in una ristampa curata dal Comune di Novellara nel 1986, presentata dall'assessore alla cultura Vittorio Ariosi.
Altri dati sono stati ricavati dal libro dei battesimi dal 1581 al 1636 conservati presso l'Archivio Storico della Biblioteca Diocesana di San Marco Argentano, dalla Platea delle Monache di Santa Chiara del 1632, entrambi reperibili in rete, e da un documento inedito dell'archivio di Stato di Cosenza. ( Platea  -  Battesimi )
Intanto va spiegato perchè i Gonzaga di San Marco sono definiti di Novellara, dato che i Gonzaga sono universalmente conosciuti come signori di Mantova e di Reggio.
L'origine risiede in un appartenente a detta famiglia di nome Feltrino, noto per le sue imprese militari contro altri signori dell'epoca, inclusi gli stessi familiari, il quale volle fare delle riserve di Bagnoli e Novellara sede della propria signoria. Da tale illustre ascendente vissuto nel XIV secolo nasce il ramo calabrese dei Gonzaga, di cui Carlo detto Creacolo fu il capostipite sammarchese. Carlo era il trisnipote di Feltrino e la sua presenza a San Marco fu dovuta all'intraprendenza e all'irrequietezza del padre Francesco Gonzaga, doti caratteriali che lo portarono a stringere rapporti di amicizia duratura con i Sanseverino di Calabria.
Non avremmo mai avuto alcun Gonzaga a San Marco se Francesco non avesse partecipato ad uno di quei matrimoni di portata storica attraverso i quali si decidono le sorti di nazioni diverse e in misura minore di piccoli e grandi signori avidi di fortune. Mi riferisco al matrimonio di Ercole I d'Este duca di Ferrara e di Eleonora d'Aragona figlia di Ferdinando Trestamara, detto Ferrante, re di Napoli, o per essere più precisi a quel festoso corteo che da Ferrara si recò a Napoli per scortare la sposa fino alla residenza del duca d'Este. Era la fine di giugno del 1473 e l'anno precedente era stato celebrato il matrimonio per procura.
Fu quella l'occasione di conoscenze dirette e amicizie tra famiglie del nord e del sud della penisola e tra queste la famiglia Gonzaga di Novellara, nella persona di Francesco, nipote di Feltrino, e Girolamo Sanseverino, principe di Bisignano.
In seguito, quando Girolamo Sanseverino fu coinvolto nella congiura dei baroni contro Ferrante d'Aragona, l'amicizia di Francesco Gonzaga si dimostrò preziosa. Girolamo, assieme ad altri, fu condannato a morte e la famiglia imprigionata. Francesco riuscì a liberare la moglie e i figli di Girolamo e farli espatriare in Francia. Quando le acque si calmarono e intervenne il perdono regale il figlio di Girolamo seppe essere grato a Francesco consegnandogli il feudo di Roggiano. Alcuni anni dopo Carlo il Creacolo, figlio naturale di Francesco, sposò Giulia Filippa Valentone di San Marco diventando feudatario dei fondi Santo Stefano e Prato. Da questo momento inizia la 'signoria' dei Gonzaga di Novellara a San Marco.
La linea Gonzaga di San Marco si sviluppò col matrimonio di Domenico (figlio di Carlo Creacolo e di Filippa Valentone) con Sveva Frassia i quali ebbero dieci figli. Uno di loro, Gianmaria, sposò Petruccia Santacroce, dai quali nacque Sertorio che sposò Beatrice Amodei, generando Andrea. Questi e la moglie Diana Campolongo erano i genitori di Giuseppe Gonzaga che sposò Ottavia Ricci. Dei loro figli conosciamo Ignazio Gonzaga, che fu sindaco dei nobili e autore di una nota Relazione sulla Città di San Marco Argentano datata 1692. A questo punto, non essendoci altri successori per linea maschile, il cognome e l'attribuzione di titoli e privilegi passa al ramo feminile e precisamente alla sorella di Ignazio, Diana Gonzaga, che andata in sposa ad Andrea Catalano conserverà anche il cognome paterno. Si sviluppoò così il ramo Catalano-Gonzaga che troviamo nel catasto onciario del 1754 nella persona di Pietro, duca di Cirella sposato con Serafina Campolongo, unico discendente dell'antica stirpe dei Gonzaga di Novellara.
Continuerà una discendenza Catalano a sè stante, registrata come tale nel catasto onciario del 1754, nelle persone di Alessandro di anni anni 40 e di un suo nipote sedicenne, Nicola, capostipite dei Catalano giunti fino ai nostri giorni, che nulla hanno a che fare con il precedente ramo.
Ritornando ai Gonzaga di Novellara e precisamente a quel Domenico sposo di Sveva Frassia, bisogna aggiungere che i nomi di alcuni dei loro figli compaiono su documenti riguardanti San Marco. Ad esempio, i nomi Andreace e Antonio Barranco sono tuttora ricordati nei toponimi di due località collinari-montane. Su Antonio Barranco, nell'archivio di Stato di Cosenza, è conservata una denuncia della sorella Ippolita nei confronti di Filippo Falangola barone di Fagnano, Pietro Antonio Selvaggi di San Marco e Rotilio de Iannoccaro, accusati di averne causato la morte *. Ancora, Fabrizio Gonzaga figlio di Pietrantonio e Giulia Casello, è ricordato quale fondatore del monastero delle Clarisse.
I Gonzaga sammarchesi abitarono nell'edificio che, passato per eredità alla famiglia Alimena, fu poi incorporato, unitamente ad altri edifici adiacenti, nell'attuale palazzo Campagna fatto costruire dal barone Nicola nel 1807.
In basso, l'albero genealogico dei Gonzaga di Novellara e quello minore di Catalano-Gonzaga.

San Marco Argentano, 2.11.2023

Paolo Chiaselotti

* Copia del documento sull'uccisione di Anton Baranco Gonzaga è stata cortesemente fornita dall'avv. Daniel Gonzaga, discendente da detto ramo.

Albero Gonzaga da Novellara

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