Indice Genealogie
I PROCESSETTI


Con questo nome si indicavano i fascicoli allegati agli atti di matrimonio, che contenevano le certificazioni necessarie, ad iniziare dalle pubblicazioni, per poter redigere l'atto di matrimonio.
Per coloro che si occupano di genealogie i processetti rappresentano un "tesoretto" documentale, in quanto si tratta di trascrizioni di atti di battesimo e di morte, quasi sempre in latino, attraverso i quali si può ricostruire la storia di una generazione, comprese alcune notizie che non si potrebbero reperire in altro modo.
Già il solo atto di matrimonio è il documento principale che fornisce al genealogista ascendenze e discendenze familiari, in quanto contiene, oltre ovviamente ai nomi degli sposi, quelli dei rispettivi genitori, con le annotazioni se sono vivi o defunti, presenti o non presenti all'atto, consenzienti o meno. Mi riferisco, come avrete capito, agli atti di matrimonio più antichi, in quanto oggi molte di queste formalità non sono più richieste.
Non voglio dilungarmi oltre, per non togliervi quella curiosità che potreste avere nello scoprire che cosa di fatto si può trovare all'interno di questi processetti, e per farlo prenderò in esame un matrimonio, avvenuto nel lontano 1809, quando per la prima volta, a seguito delle leggi napoleoniche, fu istituito l'ufficio dello stato civile comunale con l'anagrafe. Il matrimonio riguarda un mulattiere, Arcangelo Zaccari, e una giovane di nome Serafina Maddalena Santanna, i quali per prima cosa fecero formale richiesta di rendere pubblica la loro volontà di sposarsi. A chi? al cancelliere presso il Sindaco del Comune di Sammarco nel quartiere Piazza [di basso], notaro Domenico Arcuri. Questi annota sull'atto che il tre dicembre 1809, domenica, alle ore quindici, annuncia e pubblica, per la prima volta la parola di matrimonio di Arcangelo Zaccari, di anni diciannove, molettiere, domiciliato nel Comune e abitante nel quartiere del Crité, figlio del quondam Xaverio, morto di anni quarantacinque, e di Saveria Spinelli, vivente e presente, di anni cinquanta, e di Maddalena Santanna, la promessa sposa, di anni diciotto, qui domiciliata anche nel quartiere del Crité, figlia delli furono coniugi Carmine e Dorotea Nico. La pubblicazione letta ad alta voce è affissa nel luogo predetto.
Il documento seguente è l'atto di matrimonio celebrato il 15 dicembre 1809 nel quartiere del Critè, registrato con il numero 12, in cui sono scritte le formule di rito, "non avendo trovato opposizione, annuendo alla loro richiesta, avendo loro letto il presente atto e il capitolo del codice civile, accertata la lodo decisione, li dichiara uniti in matrimonio, alla presenza dei testimoni Domenico Cristofalo di anni 26 e Gennaro Santoro di anni 25". L'atto si conclude con segno di croce degli sposi, analfabeti, e le firme dei testimoni e del sindaco Vincenzo Fera.
Già da questi due atti abbiamo un quadro della genealogia degli sposi, limitato ovviamente ai soli genitori, ma chi volesse saperne di più deve sperare in qualche altra notizia contentenuta nei documenti allegati, e in caso non la trovasse deve mettersi alla ricerca del matrimonio dei genitori degli sposi, che essendo antecedente al 1809, è reperibile nei registri parrocchiali conservati presso l'archivio diocesano, purtroppo non tutti, perché molti di loro andarono distrutti per motivi diversi (rivolte, sottrazioni, incendi ecc.).
Nel caso nostro, però, ho trovato nel "processetto" alcuni interessanti documenti che corredano la storia familiare. Vediamo di che cosa si tratta.
Subito dopo la copia dell'atto di matrimonio è allegata una dichiarazione del canonico Giuseppe Mazzei e del curato Michele Perrotta che
"avendo perquisito il libro dei morti della Comune hanno trovato la seguente particola: Anno Dni milles° septigententes° nonages° octavo 1798 die undecima 11 mensis Julii S.Marci C. Carmelus Santanna a Castrofranco accola* huijus Civ e ac viduus qdm Magadalena Pepe a S.Lauro, globulis plumbeis percussus, morte praematura vitam finivit in Territorio hujus Cive ... "
Grazie a questo documento sappiamo che Carmine Santanna, padre della sposa, morì prematuramente perché "colpito da pallettoni"!
Potrei continuare, citando gli altri documenti e il loro contenuto, ma mi fermo qui, per farvi rendere conto come tra le varie carte possiamo trovare testimonianze che non troveremmo in nessun'altra parte.
Per darvi un'idea del lavoro che ho potuto svolgere grazie a queste ricerche, vi basti pensare che ho ricostruito la storia di oltre cinquecento famiglie di San Marco, e chi volesse verificare quanto i documenti esaminati siano stati utili può visitare le pagine con le varie genealogie familiari ad iniziare dal cognome Zaccaro.

San Marco Argentano, 3 ottobre 2022

Paolo Chiaselotti

* Castrofranco accola, abitante nella campagna di Castrofranco (o Castelfranco, oggi Castrolibero). Incola chi abitava nel borgo

   Altri cognomi citati nella pagina con i rispettivi link:
Arcuri   Cristofaro   Fera   Nico   Santanna   Santoro   Spinelli




"GENEALOGIE" e "ACCADDE OGGI" sono due rubriche curate da Paolo Chiaselotti
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