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GENEALOGIE SANMARCHESI

A BORDO DEL PIROSCAFO LIBAN NEL 1888 ... PARTE SECONDA


Naufragio del piroscafo Liban da Fr-Wikipedia

Il naufragio del piroscafo Liban al largo di Marsiglia nel 1903 - da Fr-Wikipedia

(Vedi PRIMA PARTE)

Vediamo di scoprire le loro storie e se a San Marco potessero avere avuto qualche legame.
La famiglia Lo Gatto (De Gatto sul registro navale) abitava nel quartiere Vescovato-Santo Pietro. Carmela, nata nel 1868, e Costanza, nata nel 1877, erano figlie di Giuseppe, deceduto nel 1879, e di Marianna Matta. Un fratello e una sorella erano morti di pochi mesi. La presenza delle due sorelle soltanto sulla nave fa supporre che la madre, che nel 1888 non risulta deceduta, fosse rimasta a San Marco. Il fatto che una giovane ventenne ed una bambina si avventurassero in in viaggio transoceanico senza alcun appoggio, riferimento o aiuto è molto improbabile. Chi le aiutò tra le famiglie sammarchesi che viaggiavano assieme a loro?

Pasquale Pugliese, quarantenne, era un agricoltore residente a San Marco in contrada Facicchio, che si era imbarcato con la moglie Brigida Lanzillotta di Cervicati e due figli di tre anni l'uno e di pochi mesi l'altro. Il padre di Pasquale, Achille Pugliese, nato a Cervicati ma sposato e residente a San Marco, era ben conosciuto e aveva una discreta posizione economica. In un atto risulta, assieme ad un altro concittadino, il maggior possessore di ovini, in un altro che possiede un caseggiato nella piazza idoneo ad ospitare il corpo di guardia civica, e risulta anche attivo nella lotta politica tanto da venir arrestato nei moti del '48. Insomma si può ben dire che la figura di Achille e di conseguenza del figlio Pasquale fossero punti di riferimento per altre famiglie, non esclusa quella di Carmela e Costanza Lo Gatto.

C'è, però, qualcosa di più che poteva rendere Pasquale Pugliese un 'garante' dell'incolumità delle due sorelle Lo Gatto. Il trait-de-union tra Carmela e Pasquale Pugliese era una zia di Carmela, Anna Maria Lo Gatto, sorella del padre, la quale in seconde nozze aveva sposato un tal Pasquale Storino. Il nome di questo l'ho trovato anche come teste dichiarante di due atti riguardanti famigliari diretti di Carmela. Pasquale Storino era anch'egli vedovo quando sposò Anna Maria Lo Gatto. La prima moglie si chiamava Angela Pugliese, la quale pur appartenendo ad un ceppo diverso da quello di Pasquale, poteva tuttavia avere una comune origine. Il legame si sarebbe protratto anche dopo la morte di Angela Pugliese, poiché del suo unico figlio se ne occupò Anna Maria Lo Gatto, unitamente al proprio figlio. In aggiunta a ciò ho trovato rapporti parentali comuni con un ceppo Caruso da parte di membri Picarelli e Pugliese. Insomma, vi sono elementi sufficienti che fanno propendere per un 'affidamento' di Carmela e della piccola Costanza alla famiglia Pugliese, diretta anch'essa in Brasile.

A questo punto vediamo se esistesse qualche rapporto parentale anche con Serafina Sagulo in Ciancio che viaggiava con il piccolo Francesco di tre anni. Non abbiamo trovato evidenti legami, se non uno, ma di ceppi diversi, con la famiglia Greco. Il marito della donna, Camillo, doveva già trovarsi in Brasile. Sebbene fosse una donna sola con un bambino, data la sua età (era quasi trentenne) aveva meno bisogno di appoggi rispetto alle due predette Lo Gatto, che non ci risultano collegate tra loro se non per quel legame futuro con i Greco, fatto che potrebbe giustificare un reciproco aiuto tra le donne.

La terza famiglia sammarchese era composta da Giuseppe Dardis, anch'egli quarantenne, e dalla moglie Rosina Picarelli. Alla data del 1888 avevano un figlio, Luigi Vincenzo, tredicenne, che non compare tra i passeggeri e che, tuttavia, nel 1928 risulterà emigrato in Brasile. Assieme a Giuseppe viaggiava la sorella Maria Celeste, ventenne, nubile. Anche Giuseppe era ben conosciuto a San Marco: era sarto, abitava in un quartiere del centro storico e apparteneva ad una famiglia da molti anni presente a San Marco. Pur trattandosi di ceppi diversi, vi era tra la famiglia di Carmela Lo Gatto, per parte materna, affinità con alcuni Dardis, per cui anche questa famiglia poteva essere un punto di appoggio, per conoscenza diretta e affidabilità, per Carmela. Bisogna aggiungere che appartenenti ai nuclei familiari di Giuseppe Dardis e della moglie Rosina Picarelli erano emigrati in precedenza in Brasile e accadeva che nelle comunità italiane si creavano occasioni di matrimonio, oltre che di lavoro, che davano origine a nuove partenze dall'Italia, anche di minori, accompagnati da persone all'apparenza del tutto estranee, ma che svolgevano un ruolo di solidale appoggio ai viaggiatori più isolati e indifesi.

Possiamo concludere dicendo che certamente i passeggeri sammarchesi si conoscevano e che, anche se di origine lontana o per via di comuni legami con altre famiglie, esisteva un qualche legame tra essi, ma per averne conferma sarebbe importante che chi ci legge possa darci ulteriori notizie in modo da ricostruire la storia di un viaggio pieno di speranze e di aspettative.

Paolo Chiaselotti

San Marco Argentano, 26.10.2023

Per saperne di più sulle singole famiglie a bordo del Liban vedi gli alberi genealogici seguenti:    Ciancio    Dardis    Greco    Lo Gatto    Picarelli    Pugliese    Sagulo
Un estratto della storia in lingua portoghese per i nostri emigrati in Brasile


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