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GRAZIE A RUGGERO ...


Ohrid, Macedonia del Nord, monastero di San Pantaleone
Particolare del Monastero di San Pantaleone ad Ohrid, Macedonia del nord (Photo: Marcin Konsek / Wikimedia Commons / CC BY-SA 4.0)

Non mi riferisco ad un Altavilla, ma al prof. Ruggero De Rosa, che ha accolto il mio accorato appello a non lasciarmi solo nella miniera; una metafora per dire che tale si sta rivelando la questione degli sclavi al seguito di Roberto il Guiscardo.
Il professore (insegna storia) mi ha fornito un'informazione alla quale non avevo pensato: il Guiscardo e i suoi figli, Boemondo e Ruggero Borsa, ebbero contatti diretti con le popolazioni dell'Illiria non solo a San Marco ma nella terra di origine. In particolare, egli mi ricorda -suppongo per i miei dubbi sull'origine macedone- che Boemondo si spinse nei territori dove abitava una tribù detta dei Berziti e conquistò la città di Ohrid nel 1083.
Leggendo quanto da antistorico avevo a suo tempo trascurato, perché impegnato quasi esclusivamente a cercare cose curiose e malefatte del Guiscardo, mi sono reso conto che quel piccolo mondo di slavi sammarchesi si sta estendendo ben oltre quanto avrei immaginato.
Intanto, date un'occhiata qui sotto ai due termini che ho accostato per un immediato confronto
B E R _ Z I T I
  _ E R  I  Z I T _
A me pare che la nostra contrada PERIZITO ci sta, come suol dirsi, a fagiolo! E non vi nascondo che ho perso intere giornate alla ricerca di un etimo latino, greco, slavo che potesse illuminarmi su questo toponimo. Esso era originariamente incluso nella generica denominazione di Santa Venere, il vasto territorio donato da Roberto il Guiscardo all'abbazia della Matina.
La precisazione del prof. De Rosa amplia la presenza di popolazioni slave in un'area finora non considerata, ma non solo. Ad una presenza quasi occasionale di mercenari al seguito del Guiscardo, da me interpretata come una sorta di premio ai sessanta sclavi che si erano distinti per coraggio e fedeltà, ora si aggiunge una presenza di trenta anni successiva, cioè datata 1083, anno della spedizione di Bormondo alla conquista di Ohrid.
Si apre, a questo punto, una questione di ben più vasta portata: siamo in presenza di una deportazione di prigionieri slavi dai loro luoghi di origine? Lo dico perché nello stesso anno il Guiscardo, impegnato col fratello Ruggero nella conquista della Sicilia, trasferirà a Scribla, e di conseguenza nel territorio di San Marco, un'intera popolazione saracena.
Non mi spingo oltre, anche perché non voglio togliere argomenti a chi ha già avviato ricerche in tale direzione, come leggo dai contenuti delle integrazioni ai miei dubbi fornitemi dagli interessati.
Debbo dire, però, che trovo ogni giorno nuove conferme a quella che mi era sembrata una fortuita intuizione e, da antistorico, l'idea che potremmo discendere da poveri slavi piuttosto che da intrepidi conquistatori normanni mi alletta non poco!


Paolo Chiaselotti

S. Marco Argentano, 25.9.2025




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