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A 'TIA LUPU ...
ancora slavi?!

un lupo

... ti devo dire: grazie!

Il modo insolito con cui inizio questa pagina deriva da un'espressione locale, in uso soprattutto tra i cacciatori, "A 'ttia lupu!", alla quale ho unito il mio personale ringraziamento. Ovviamente non mi riferisco al lupo vero, ma a Lupo Protospata, uno storico pugliese vissuto nell'XI secolo, al quale sono attribuite importanti cronache di eventi accaduti in quel secolo.
Perché una tale scherzosa apertura e un ringraziamento? Perché grazie alla sua cronaca ho trovato che nel 1081, l'anno in cui il Guiscardo 'invase' l'impero bizantino, un re slavo ...
Forse è opportuno che riporti per esteso le sue parole come la storia ce le ha tramandate:
Anno 1081. Il duca Roberto entrò a Tricarico nel mese di ottobre, e nello stesso mese Archirizi si recò presso Michele re degli slavi e diede sua figlia in sposa al figlio di lui, e il duca Roberto con il predetto imperatore Michele giunse a Otranto. Avendo mandato in precedenza navi nell'isola di Corfù, impossessandosene, egli e l'imperatore poco dopo sopraggiunsero e misero sotto assedio da mare e da terra Durazzo ...
Il fatto che Lupo Protospata abbia citato contemporaneamente un Michele re degli slavi e un Michele imperatore mi aveva indotto a ritenere che si trattasse della stessa persona. Si tratta, invece, di due distinte persone. Se cercate informazioni di un "Michele re degli slavi" su pagine italiane non troverete niente! Vi propongo, quindi, una breve cenno su di lui in lingua inglese tratto da Wikipedia
"Mihailo Vojislavljević (Serbian Cyrillic: Михаило Војислављевић) was a medieval Serbian king and the ruler of Dioclea (Duklja), from 1046 to 1081, initially as a Byzantine vassal holding the title of protospatharios, then after 1077 as nominally serving Pope Gregory VII, styled as "King of the Slavs".
(Nell'immagine a lato Mihailo Vojislavljević da Wikimedia Commons)
A coloro che sono interessati ad approfondire maggiormente l'argomento suggerisco di tradurre il contenuto della pagina wikipedia in lingua serba https://sr.wikipedia.org/wiki/Михаило_I_Војислављевић
Qual è l'aspetto più intrigante di questa strana spedizione nelle terre dell'Illiria da parte del Guiscardo? Alla base della decisione del Guiscardo ci sarebbe l'appello dell'imperatore bizantino Michele VII Ducas a rimetterlo sul trono di Bisanzio. Una 'mascherata' di cui solo i cronisti latini si occuperanno, in maniera contradditoria. Il vero personaggio storico a cui Lupo Proptospatario fa cenno è, invece, quel Michele re degli Slavi, a cui la nostra storiografia non riserva alcuno spazio.
Come si può capire dal testo inglese sopra riportato Michele era a capo di quella Serbia che si era imposta nel variegato mondo slavo e, dopo un'iniziale vassallaggio come protospatario del governo bizantino si era posto al servizio del papa Gregorio VII che lo aveva incoronato Re degli Slavi. Il figlio di lui, Costantino Bodin che gli succederà dopo la morte del padre nel 1081, aveva sposato pochi mesi prima la nobile Iaquinta di Bari figlia di Arghirizzo (Archirizi), mentre, guarda il caso, la figlia del Guiscardo era stata promessa in sposa a Costantino figlio di Michele Ducas.
In tre soli righi Lupo Protospatario mette insieme i due 'casi', senza pause di alcun genere, quasi a voler sottintendere che in quella spedizione a Durazzo, preparata da esploratori inviati nell'isola di Corfù, ci fosse un qualche nesso nelle citazioni dell'uno e dell'altro Michele.
Credo che molti siano all'oscuro che addirittura il papa Gregorio VII riconobbe Michele re degli slavi e non è difficile immaginare come da questo riconoscimento il nostro Guiscardo abbia trovato linfa e motivo per recarsi in una ... terra promessa alla ricerca di ricchezza e di gloria. Gli andò male, in un primo tempo, perché dovette tornare in Italia nel 1083 per soccorrere il papa Gregorio VII assediato dall'imperatore Enrico IV. Gli andò malissimo, in un secondo tempo, quando tornato in quella terra vi trovò la morte per dissenteria due anni dopo.
Insomma, se cercassimo di capire il motivo per cui la 'questione meridionale slava' fu sepolta sotto detriti di storia, troveremmo una miniera di notizie. Ho trovato un ... eremita della storia, il quale, metaforicamente rinchiuso in una caverna, ha scritto quella parte di storia che nessuno ci aveva mai narrato. Si faceva chiamare il popa dukljanina, il prete di Dioclea, e scrisse l'opera, fortunatamente in latino, col titolo "Presviteri Diocleatis Regnum Slavorum" che potete leggere cliccando qui.
Cercando notizie su di lui sulle pagine italiane di Wikipedia vi verrà detto che si tratta di un visionario storicamente inattendibile, utopicamente convinto del futuro di una nazione slava. Se cambiate registro, ovvero se andate su pagine in cui la sua storia viene presentata in altre lingue e con altro linguaggio, potrete farvi un'idea dei motivi per cui la cultura franco-latina seppellì ogni traccia di presenze ritenute ingombranti.


Paolo Chiaselotti

S. Marco Argentano, 12.10.2025


Note
Se cercate informazioni su Michele, re degli Slavi, in italiano non troverete nulla. Cercatelo con il suo vero nome e cognome e con il titolo di re di Dioclea: Mihailo Vojislavljevic oppure Mihailo I of Duklja.
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